Non sono facilmente identificabili con precisione i profili alari adottati.
La
scelta iniziale deve essere sicuramente stata dettata da motivi di tipo
aerodinamico. Successivamente, sono stati leggermente modificati per
motivi strutturali.
ANALISI DOCUMENTAZIONE
Analisi della documentazione a disposizione: - Relazione A05-0901: "... lo spessore del profilo varia dall'8% al 15% dell'incastro." - Relazione A05-0906E: "... il profilo e' biconvesso di spessore variabile dal 9% all'estremità, al 16% all'incastro." -
Articolo di Roberto Longhi su "Reggiane and I ... a fighter designer
recalls", Air Enthusiast Quarterly nr. 2 - 1976: "...I decided to change
the wing section from that of the previous Reggiane fighters to one
based on the two profiles utilised by the P-39 Airacobra, as these
seemed better suited for the altitudes that were now being demanded..." -
Lettera di Longhi (dal testo di Govi): "I profili alari del 2005 sono
quelli dell'Airacobra, con diversa interpolazione. Tutti gli altri
Reggiane avevano un N38 modificato"
Il P-39 aveva un profilo
NACA0015 alla radice e un NACA23009 all'estremita'. Dall'analisi dei
disegni sui testi di Govi risulta un profilo simmetrico alla radice e un
biconvesso all'estremita'.
Profilo alare alla radice
Il 23009 veniva in genere scelto per motivi di alto coefficiente
massimo di portanza (molto vantaggioso alle alte quote) e bassa
resistenza aerodinamica mentre il profilo piu' spesso in prossimita'
dell'attacco dell'ala alla fusoliera serviva a dare maggiore resistenza
strutturale.